Waiting for summer

Un tributo all’attesa, a quell’impercettibile e parziale che precede ciò che si svelerà.

E il prestare attenzione, il conferire significato a ciò che ancora non è “finito”, fa della sospensione un elemento centrale in dialogo con il divenire.

Le parti del corpo si mescolano tra le cose, diventando anch’esse pezzi di un mondo in trasformazione: promesse di una nuova stagione.

“Waiting for summer” è un on going project, dove immagini, le mie “parole lungo la battigia” citazioni di artisti, scrittori e poeti si susseguono come le onde del mare, per offrire l’accesso ad un viaggio interiore.

Conto i giorni, a volte anche le ore.

Passo il mio tempo a contare il tempo che manca per rivederti.

E poi conto il tempo che è passato dall’ultima volta che ero lì, di fronte a te.

E tra il tempo che manca e il tempo passato,  c’è quel tempo che vale tutto questo infinito contare. 

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

“Sai aspettare?”

“So bruciare”

“Fino alle braci?”

“Fino alle braci”.

“È perfetto”.

[da “Il silenzio è cosa viva”, Chandra Livia Candiani]

“Cerco l’inaspettato, cerco ciò che non ho mai visto prima” 

[Robert Mapplethorpe]

Di mattine morbide, che si mostrano senza fare rumore.

Svegliarsi col cuore che già detta il ritmo dei passi che spingono verso mare, quello che riconosco nelle stagioni silenziose, fatte di nuvole di burro da spalmare sulla sabbia.

Sentire l’emozione trasformarsi in immagine, raccogliere parole sulla battigia, respirare l’orizzonte che si tuffa nel mare.

Riscrivere tutto, che in fondo la nostra storia è ciò che si svela nell’incedere dell’onda.

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

Confondersi con le cose e sapere di essere fatti della stessa sostanza del mondo non equivale a nascondersi, ma a rivelarsi.

Dissolversi nella luce per sentirsi  in intima unione con la natura, mostrarsi attraverso il riflesso dello specchio interiore.

Ri-conoscersi. 

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

“Svegliarsi presto. Siamo nell’universo,
non semplicemente nel luogo dove stiamo.
Ringraziare a oltranza, ringraziare
tutti, ringraziare sempre.
Più che andare in vacanza, diventare noi stessi un posto di vacanza.
Costruire nella nostra testa
un impianto in cui gli errori
diventano la ricetta per i nostri miracoli.
Allungare gli attimi con dolcezza.
Pensare a una persona e accarezzarla, fare questo gesto
molte volte al giorno.
Ammirare quello che siamo diventati.
Capire che gli altri esistono
anche per non capirci,
saremmo senz’aria se tutti ci capissero.
Capire che lamentarsi non serve
a niente.
Capire che ogni dono
è un progresso scientifico,
ci avvicina al bene immenso
e misterioso che fa esistere
una sedia e una stella”.

[Consigli per l’estate, Franco Arminio]

Siamo fatti per i momenti di quiete, per le onde docili che accarezzano la battigia, per la luna che timida fa capolino mentre morbide nuvole accarezzano l’orizzonte.

Siamo fatti per trovarci quando il resto del mondo, stanco della giornata trascorsa, si trascina verso sera scordandosi di tutto.

Anche di noi.

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

“Bisogna conoscerla, l'attesa. Bisogna conoscerla fino in fondo. Immergersi in un proprio tempo che scorre dentro quello di tutti gli altri. Ore fatte di secondi infiniti e accumulo di giorni che diventano inutili anni. Sottomissione al buio degli eventi. Vivere di indugi, sospendere la vita, accendersi per qualche fantasia, promettere al vento, al mare, a qualche stella lontana. Camminare all'indietro sul filo dei ricordi. Chissà se potrebbe esserci attesa, se non ci fossero i ricordi. Sembrano volerci proteggere dagli inganni della realtà, dalle smentite del futuro. Ci aiutano a perdonare le mancanze. Ci proteggono dal vuoto del presente. Ricordare è un vizio”.

[Dal racconto di Penelope, Trilogia delle donne dell'acqua, Marilena Lucente]

E ti sento ancora dentro. Tu resti lì, appeso ai ricordi che non smettono mai di fare rumore. Io resto qui, in attesa della prossima onda.

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

Le onde hanno il grande potere di cancellare tutto in un istante, con il loro incedere non fanno eccezioni.

Il passato si scioglie al loro ritmo e resta solo il nostro incedere su una battigia incontaminata, pronta ad accogliere la fugacità del nostro essere.

Rinascere, ogni giorno.

[dalla raccolta personale delle "Parole lungo la battigia", Elena]

Incapace di percepire la forma di Te, ti trovo tutto intorno a me.

La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, umilia il mio cuore, perché tu sei ovunque.

[Guillermo del Toro, La forma dell'acqua]