Self love

Non si nasce donna, si impara ad esserlo.

Nella morbidezza delle pieghe della pelle, nel cuore che si fa tana, nell’emergere di quella vulnerabilità che abbiamo imparato a nascondere al mondo, persino a noi stesse.

Diventiamo donne quando impariamo a sentire quello che non c’è, ciò che manca. Perché è nel vuoto che troviamo la spinta alla creazione, è nel nostro ventre capace di farsi casa che nasce un nuovo respiro.

Diventiamo donne quando scopriamo la forza del buio, la potenza generatrice del nostro abbraccio salvifico, quando l’occhio si trasforma in bussola dell’anima.

Ed ogni volta che cala la notte, ovunque saremo, sapremo sempre come ritrovarci.

L’autoritratto come forma di comunicazione del mondo interiore, una riflessione intorno al mistero dell’invisibile che si svela attraverso una geografia di dettagli.

In “Self love”, il corpo diventa linguaggio dell’universo femminile, fatto di quelle luci ed ombre interiori capaci di offrire uno spunto per imparare a diventare esploratrici di noi stesse.

“Le foto di te stessa non dovrebbero mai finire, esiste solo un tempo: il presente. Essere visti è una forma di guarigione. Ogni stagione e' pietra miliare da documentare e ricordare. Sei la tua migliore opera d'arte”.

[dalla raccolta personale delle “Parole lungo la battigia”, Elena]